venerdì 6 gennaio 2012

PostHeaderIcon Il talento di non averne alcuno.

Nel corso della mia vita, crescendo e affrontando le mie prime passioni mi sono subito resa conto di una cosa che ai tempi mi mise davvero in crisi.
Non avevo alcun tipo di talento.Nulla, zero.
O perlomeno non ne ho mai avuto uno in senso stretto.
Certo riuscivo in determinate attività ma solo perchè mi piacevano molto. Niente senso innato del ritmo, orecchio per le note, voce cristallina per il canto, mano dotata per il disegno(ahimè).
Me la sono sempre cavata nelle cose che facevo perchè sono sempre riuscita a trovarne il modo, non perchè avessi doti innate. E questo per una persona che legge manga era una tragedia.
Capitemi, tutte quelle storie di ragazzi che di punto in bianco scoprono il loro destino, il loro talento Innato e tipo salvano la terra.
La tragedia diventa tripla quando si cresce con una sorella maggiore molto portata per l'arte e per le lingue, un fratello mezzo genio  e una sorella anch'essa molto portata per lo studio precisa, ordinata e molto, molto gnocca. E poi c'eravamo io e il mio senso dell'umorismo incompreso.Ecco.
L'ho già detta quella cosa della tragedia? ecco ecco quella là, una tragedia.
Non ho mai avuto niente di innato se non il mio desiderio di diventare medico, ma quello non è assolutamente un talento.(quella sono io che mi devo complicare la vita.)
Quindi rimanevo fregata comunque.
Insomma io non sto parlando di riuscire a fare le cose, parlo di quella cosa che hanno alcune persone di riuscire senza farle senza nessuno sforzo, al naturale e di riuscirci maledettamente bene per giunta.
Mi è capitato spesso di sentire questa mia stessa "lamentela" da altre persone, di non essere brave in niente in particolare e quindi avere quella sorta di vuoto interiore nella propria bussola del destino( da dove mi sia venuta fuori non so, saranno state le uova di stamattina).
Un giorno persa nei miei ragionamenti mi sono detta "qui bisogna trovare un modo per uscirne, una soluzione".
E l'ho trovata.
E probabilmente fa schifo ma insomma, uno ci prova e poi bisogna sempre apprezzare lo sforzo.
Noi cari miei abbiamo il Talento di non avere nessunissimo tipo di talento, se non il nostro cervello che funziona perfettamente libero da ogni influenza psicologica che un qualche tipo di talento potrebbe darci!
Non sottovalutate per piacere questa cosa che è immensa.
Non sempre il talento è qualcosa di positivo. Non sempre le persone hanno talento in qualcosa che davvero vogliono fare.
Magari la fanno solo perchè gli riesce facile e tutto il resto.
Pensate avere un talento, per esempio i talenti dello sport, e vi ci immergete completamente perchè tutti lo notano e tutti vi dicono di farlo, poi a 30-35 anni la vostra carriera sta finendo e vi accorgete che avete sprecato un terzo della vostra vita a fare una cosa che in fondo non vi piace per un cavolo.
Agghiacciante.
(ovviamente è una possibilità ,un esempio, non che tutti quelli che facciano sport a livello professionale si trovino in questa situazione, o almeno spero per loro.)
Il fatto di non avere talento ci da' una libertà non indifferente sulle nostre scelte di vita.
Possiamo diventare ciò che vogliamo, con il dovuto sforzo e la dovuta volontà.(e senza queste due cose non si va da nessuna parte a mio parere, talento o non talento.)
Poi insomma chissà, struggersi così tanto per il desiderio di saper fare qualcosa serve solo a distoglierci dalle cose che ci piace fare, e mi sembra controproducente non vi pare?
Che poi, chiamatemi pazza, io ho la malsana idea che il talento per qualcosa possa anche nascere alimentato dalla passione e dall'amore che ci mettiamo noi. Non è mai detta l'ultima parola dunque.
Quello che sto cercando di spiegarvi è una cosa banalissima e probabilmente non ve la dovevo neanche spiegare perchè la sapevate già, mannaggia a me e alle uova.
In ogni caso il punto del discorso è che talento o non talento ad un certo punto della vita bisogna guardarsi allo specchio, tirare le somme e capire chi vogliamo diventare, senza stare lì a lasciar perdere perchè non si ha talento.Nulla vi vieta di provarci e e avete, in fondo, grazie al vostro cervello le potenzialità per diventare ciò che volete, con la giusta dose di volontà e anche fortuna, perchè no.Se poi vi manca il coraggio di farlo quella è un'altra questione.
Il talento di non averne alcuno è il talento più figo che esita, è la capacità di poter fare ed essere qualunque  cosa senza essere influenzati da ciò che ci è stato dato dalla natura ma che magari non ci esalta particolarmente.
Insomma mia madre (evidentemente in crisi non vedendo nessun talento in me) mi ha cresciuta dicendomi che avrei potuto fare qualunque cosa, con la giusta dose di volontà di impegno e di sacrificio.
E io con questa convinzione ci sono cresciuta, non tralasciando certo il fatto di rendermi conto dei miei limiti. E la mia mamma ha sempre ragione. Fine della storia proprio.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma sai che alcune persone sono stronze anche quando non vogliono? Pure quello è talento...meno produttivo magari!

Jino ha detto...

Son troppi tuoi post dove mi ci rispecchio ultimamente, smettila di copiarmi.

Anonimo ha detto...

Secondo me sei più bona tu di A.

Xiao ha detto...

Se si è stronzi senza volerlo non si è stronzi, le persone stronze sono persone che fanno cose "cattive" consapevoli di farle secondo me, il restante è semplicemente persone che comunicano a loro modo e magari conoscono solo quello,cose così. ma non c'entra con il discorso pardon.Fermo restante che penso che fosse un commento sullo scherzoso ironico(credo) apre comunque una parentesi interessante, io ho sempre visto il talento come un qualcosa di positivo.Nel senso un talento è tale quando sì si riesce bene in qualcosa ma sia anche qualche cosa di particolarmente utile o che ti avvantaggi in qualche modo, per questo magari molta gente è stata nella mia stessa situazione di interrogarsi e rimanerci un po' male nel non notare alcun talento.
Però andando a vedere la definizione sul dizionario mi viene questo per esempio
2 Dote, spec. in quanto propensione a qlco., capacità in un'attività, in un settore SIN attitudine: t. musicale, pittorico; ingegno, genialità: persona di grande t.; estens. la persona che possiede tali qualità: un t. della letteratura.
C'è da dire che però c'è sempre una connotazione positiva del talento, intesa come qualità.
Se così non fosse però (ed è la mia domanda, stupida ma vabbè) allora il mio discorso potrebbe anche essere evitato, tutti hanno qualcosa di negativo o non produttivo in cui riescono particolarmente bene(volenti o nolenti), quindi paradossalmente "vinceremmo tutti" e il problema sarebbe semplicemente non avere talento nelle cose che ci piacciono e su quello si possono aprire diverse questioni lol.

Xiao ha detto...

chiedo perdono per il commento chilometrico, mi sono persa nelle mie cagate come al solito

Anonimo ha detto...

Quelli ke tu chiami "stronzi senza volerlo" sono in genere i maleducati, gli individualisti e le persone sgradevoli a pelle xkè sbagliano magari a parlare...e quindi non solo necessariamente quelli che fanno del male. Bisogna diventare più autocritici e crescere...uno stronzo è uno stronzo, punto. Poi il fatto del talento sprecato spesso è il prodotto della nostra società: sei umile e perdente? Allora sei simpatico. Vinci sempre e credi in te stesso? Sei un buffone e te la tiri...quindi meglio per tutti mantenere un profilo basso!....Ergo soluzione secondo me: lavora sotto terra al 100% in un solo settore del tuo talento, nn manifestare e nn dire un cazzo a nessuno...il giorno ke esplodi il mondo sarà ai tuoi piedi!

Xiao ha detto...

ma il discorso è che io se trovo una persona stronza cerco di capire come mai lo è o perchè PER me lo è, e questo nasce da un'autocritica non è un discorso campato per l'aria o buonista.Poi IO faccio così, se gli altri fanno diversamente sono liberi di farlo tutto qui. E se faccio una cosa non è per avere l'approvazione del resto della società o per avere il mondo ai miei piedi, ma per me. perchè seguo una determinata scala di valori, o perchè semplicemente mi diverte o mi fa star bene(ovviamente se è una cosa che non fa male a nessuno tipo che ne so disegnare, fotografare e ste cose qui).
Per me la soluzione è essere se stessi(nel senso di essere onesti con se stessi), ragionare sul perchè delle cose che facciamo e avere rispetto per gli altri esseri umani. che poi la cosa non funzioni nella società attuale è un altro discorso.

Anonimo ha detto...

Il discorso "lo faccio x me" nn esiste...dove pensi di andare senza approvazione plauso o incoraggiamento dall'esterno??? Così se sbagli neanche te ne accorgi...

Xiao ha detto...

semmai più che l'incoraggiamento servono le critiche costruttive, per esempio che servono a farti capire dove sbagli e a darti un'opinione in più, è la comunicazione e il confronto che serve, ma quella serve in ogni cosa. Sta di fatto che se faccio qualcosa SOLO per avere approvazione o solo perchè gli altri mi dicano "oh ma quanto sei bravo" per me non ha senso. Se faccio qualcosa perchè mi piace farla e perchè la voglio fare e perchè per me ha un significato allora DOPO si può fare il discorso di apprezzare le critiche o i complimenti. è una mera questione di priorità non c'è altro.
Poi questo vale per cose come hobby etc.
Poi se tu intendi il mondo del lavoro lì è una cosa diversa. Se una cosa la faccio per lavoro lì si ritorna al rispetto per le altre persone, e allora uno deve cercare di farla al meglio e confrontarsi con colleghi o chi altro e capire dove si sbaglia etc come ogni lavoro suppongo.
Insomma i discorsi non possono essere "totali" bisogna andare anche a vedere le situazioni e di cosa si parla.

Anonimo ha detto...

Si su questo in effetti nn posso che darti ragione...e soprattutto servono gli strumenti x riuscire..cm si chiama la macchina fotografica che più vorresti in assoluto?

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Xiao
Entro sempre in crisi quando devo scrivere questa parte,che sia un sito o un forum. Potrei piazzarci una bella citazione a caso e sarei a posto, ma oggi no! Oggi voglio dare il buon esempio! Mettiamola così : Parlando di numeri ho un cane un gatto e due ratti e un pappagalletto. Le mie passioni vanno a giorni alterni, nel senso che quando mi interesso a qualcosa diventa la mia ragione di vita per tot tempo dopodichè mi annoio terribilmente e la lascio lì. Certa gente sostiene che sia simbolo di intelligenza io,invece, sostengo di essere estremamente pigra.Mi piace ascoltare musica,non sono un'esperta perchè non ne ho le capacità, però mi piace parecchio la musica,sì.
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About A Blog

Dovevo scegliere un titolo per questo blog, ho tenuto parecchi blog negli anni e ho sempre usato come titolo il mio nickname e qualcosa tipo "blog" o "world" . La fiera dell'originalità, lo so.
Così volevo trovare un bel titolo, uno di quelli che ti fa dire "WOH!" e"vorrei che fosse venuto in mente a me un titolo del genere!",ma andava bene anche solo "WOH".
Solo che ne volevo uno che spiegasse anche un po' i contenuti-Poi mi sono ricordata che i contenuti non c'erano, o meglio: come classifichi un blog dove hai intenzione di scrivere un bel po' di cose, ma tutte irrimediabilmente diverse?
Nel senso, non volevo un titolo complicato,perchè in realtà se proprio mi si guarda bene ,ma molto bene,sono una persona decisamente semplice. Proprio semplice. Basta un pacchetto di patatine per farmi felice, per dire.Non voglio impormi uno stile o un argomento preciso.
Come dice Hisa "Si dai ,scrivi abbastanza bene ma ogni tanto fai voli pindarici sul nulla" in parole povere "ti fai troppe seghe mentali su cose che non lo richiedono", e io del suo parere mi fido perchè dice un sacco di cattiverie,ma spesso sono terribilmente vere.
Così la mia idea era quella di non elevarmi a scrittrice di blog bravissima che scrive tante cose bellissime, verissime profondissime in italiano correttissimo.
Diciamo che in sostanza voglio solo essere una persona che scrive un po' quello che le pare.Senza per forza dover fare a gara con gli altri o altre robe che a me non esaltano particolarmente.
Dunque mi sono posta una domanda "Ma cosa ci voglio scrivere su sto' blog?" la risposta la trovate nel titolo.