martedì 28 febbraio 2012

PostHeaderIcon Il Cinismo Fashion ( o Alternativo)

Partiamo dal principio, il cinismo fashion è sempre esistito, è quel cinismo che non è fine a se stesso, ma che serve per mostrarsi agli altri.
Il cinismo fashion è un controsenso bello e buono.
Di recente è diventato assordante per colpa di internet.
Questo perchè internet e i social network permettono alle persone di dire più cose di quanto siano abituate ad esporre. Da' il potere di dire la propria opinione pubblicamente avendo il controllo di ritirare ciò che è stato detto in qualunque momento con un semplice click, o di controbattere al sicuro nella propria casa, senza dover confrontarsi faccia  faccia con qualcuno.
E così, c'è da dire, che siamo capaci tutti.(me compresa, dato che ho questo blog)
Il cinismo fashion è un paradosso, questo perchè tralasciando per un attimo le origini della corrente filosofica greca che gli appartiene, il cinismo è per dirla banalmente e senza giri di parole una forma di indifferenza verso la totalità.
Supposto questo il paradosso si compie nell'esatto istante in cui il cinismo viene usato per mostrarsi agli altri. Non ha senso, perchè è una cosa che fra tutte quante è quella che meno dovrebbe interessare, il mostrarsi, intendo.
è come quando una persona fa presente che non gliele frega nulla di qualcosa.Volendo mostrare il fatto stesso del non interesse mostra invece un interesse discreto.
Penso sia differente dall'ipocrisia per il semplice fatto che l'ipocrisia è vista socialmente come un fingere qualcosa di positivo quando ci si comporta o la si pensa in realtà in modo negativo.
Il cinismo fashion è quasi il contrario, è un mostrarsi indifferenti a tutti e tutti , quindi una cosa che comunque dalla società è delineata come negativa, quando invece si è suscettibili all'opinione altrui e all'immagine che si da'.
Insomma la si fa passare come una cosa fine a se stessa, quando in realtà non lo è affatto.
è il contrario della maturità, è come quel bambino che al parco giochi fa le cose più spericolate, e si gonfia come un piccolo galletto, tronfio della sua superiorità inesistente.
Salvo poi andare a piangere dalla mamma appena si fa male sul serio, incolpando gli altri.

Insomma io trovo il voler dimostrare agli altri di essere cinici sia una cosa non solo senza senso ma anche un po' demenziale.
domenica 5 febbraio 2012

PostHeaderIcon Il perchè sono convinta che morirò da sola con i miei 27 gatti (Reprise ft. Insonnia)

Riproviamoci, sono le 6:06 e mi devo svegliare alle 7 quindi andare a letto ora non è di nessuna utilità, trasformiamo questo lasso di tempo in qualcosa di meno inutile che stare su 9gag o tumblr o altre cose di questo tipo.(Guardare puntate del Doctor Who non è affatto inutile, a fatto di utilità viene subito dopo lo studio. Che sia chiaro!!!)
Allons-y dunque!
Quando si tratta di relazioni, socialità e altre cose molto simili a queste è un brutto, bruttissimo affare per me.
Diciamo che non ho troppi problemi a fare amicizia, sono una persona molto tollerante e alla quale piacciono le persone diverse da lei.
La maggiorparte degli amici con cui parlo di più è composta da persone totalmente diverse da me, e purtroppo non ho amiche femmine strette.
Amiche femmine strette significa le classiche amiche giornaliere, con cui esci spesso ti senti spesso etc, non che io non abbia amiche, ne ho poche e che purtroppo sento raramente.
Ho questo grosso problema, non so fare amicizia con le femmine e la maggiorparte di esse finisce per odiarmi, in un modo o nell'altro.(ma di questo parlerò più avanti)
Come amicizie alla fine non sono mai stata messa malissimo, in generale, tralasciando il fatto che sotto sotto sono una persona molto solitaria non penso di potermi lamentare troppo. Non ho un gruppo di amici fisso, questo sì, ma solo perchè tendo ad evitare queste cose come la peste, mi sono sempre trovata male perchè assolutamente non so comportarmi ne' da leader ne' da persona che segue le altre senza pensarci troppo su in ogni cosa che fanno. E questo, a quanto pare, non va bene.
 In compenso il campo delle relazioni è un campo bombardato, distrutto e in gran parte infertile.
Uno dei miei problemi principali è a quanto pare avere una madre che come prima cosa mi ha insegnato ad essere indipendente e a reggermi assolutamente sulle mie gambe.
Non credo nel principe azzurro ne' credo nell'uomo ideale o nella persona giusta che di colpo arriva e grazie a lei tutti i tasselli del puzzle si mettono a posto.

Tempo fa feci un bel discorso molto lungo sull'amore e queste cose qui ma non so se ho abbastanza voglia di andarlo a cercare.
No, decisamente no.
Diciamo che ho una visione dei rapporti di questo tipo decisamente diversa dalla maggiorparte delle persone.(a quanto dicono le persone eh.)
Innanzitutto partiamo con le cose a cui non credo in modo molto semplice senza star qui a fare grandi discorsi:
-Non credo nei rapporti in simbiosi, è una cosa che non posso e non riesco a tollerare.
-Credo che la frase "non posso vivere senza di te" sia più agghiacciante che romantica o intensa.
-Non credo nell'annullare la propria identità e inglobare direttamente l'altra persona e diventare tutt'uno.
-Non credo, come ho detto prima, nell'uomo ideale o nella persona perfetta per me e altre amenità di questo tipo.
-Non venitemi poi a parlare del colpo di fulmine, invenzione geniale della natura non c'è che dire, ma pur sempre agghiacciante come le precenti opzioni.
-Non credo nel bisogno delle altre persone, nel senso che non penso sia una cosa reale se applicata a tutto il fattaccio dell'"amore".

Su quest'ultimo punto ho una teoria che sarà banale ma su cui si basa il mio intero credo, che è la seguente:
Penso che aver bisogno di una persona sia una cosa estremamente egoistica e che riguardi più l'amore che si ha per se stessi che quello che si prova per gli altri.
Con questo non dico che non ci siano momenti in cui si abbia bisogno di altre persone, che sia per solitudine, per sfogarsi o altro, ma credo che questo non c'entri proprio niente con l'amore.
Credo che sia un sentimento più vero il voler stare con una persona nonostante si possa fare benissimo a meno, che averne bisogno incessantemente.
E come detto prima non credo che l'amore o avere una persona a fianco sia la soluzione ai nostri problemi di solitudine.Credo che invece a lungo andare sia più alta la probabilità che questi problemi peggiorino.
Trovo che voler trovare la persona ideale per noi sia soltanto un altro tipo di egoismo più che il frutto di un sentimento sincero.
E qui si ritorna al mio grande problema, sono una persona molto indipendente e alle volte parecchio distaccata e poco incline alle cose dette sopra.
Non perchè sia una persona arida o perchè sia incazzata con il mondo.               
Le relazioni mi hanno sempre più complicato la vita che messa a posto, e non per colpa delle persone che c'erano dall'altra parte ma per come sono fatta, purtroppo. Ho sempre vissuto queste cose con una parte di me che letteralmente soffocava e si trovava a disagio a dover stare così vicino ad un altro essere umano, sotto pressione per la responsabilità di quello che una cosa del genere implicava.
Qualcuno potrebbe confondere questo sentimento con mera vigliaccheria, ma non sono sicura, è probabile che ci sia un fondo di verità certo, ma penso che sotto ci sia anche l' autocoscienza del rendersi conto delle proprie debolezze e dei propri limiti da essere umano  e non sempre è semplice riuscire a tamponare le nostre mancanze. Ma non prendete la cosa come una scusa, è una spiegazione.(detta in breve, ci sto lavorando.)
Però sono indipendente perchè sono da sempre convinta del fatto che per essere davvero utili agli altri, per riuscire ad amare davvero qualcuno e ad aiutarlo anche nei momenti più bui sia assolutamente necessario prima di tutto sapersi reggere sulle proprie gambe ed avere la forza di risolvere prima i propri problemi e turbe psicologiche personali.
Trovo che pretendere di proteggere ed essere di aiuto agli altri quando invece siamo presi solo da noi stessi usando gli altri come pretesto per sentirci utili  e forti e apprezzati, sia solo un boost per l'ego in pratica. Ritengo che qualsiasi relazioni che manchi di questo presupposto sia destinata a fallire in qualche modo o alla fine tenda ad essere estremamente distruttiva.
Questo perchè? Perchè le persone sono persone,e soprattutto  le persone sono fragili.
Mettendoci in una relazione diventiamo automaticamente i diretti responsabili della maggior parte delle ferite che potremmo infliggere ad una persona e se quella persona l'amiamo davvero e ci sta a cuore il suo benessere questa diventa una bella responsabilità se ci si pensa.E se da soli non riusciamo a capirci, a riflettere su noi stessi a lavorare sulle nostre ferite ad essere davvero consapevoli di cosa proviamo e sperimentiamo e a ragionare sul perchè facciamo determinate cose è assurdo arrogarsi la presunzione di poter essere in qualche modo utili davvero ad una persona che ci si avvicina in maniera profonda come accade nell'amore o nelle amicizie strette.
Per questo non penso che la mia convinta indipendenzia sia in realtà così sbagliata e non penso neanche che sia la causa dello sfacelo dato dalle relazioni che ho avuto.
Penso e sono convinta che ci siano diversi tipi di amore, penso che ognuno abbia un proprio modo specifico che si plasma in base alla persona che amiamo, non penso sia unico, al di là delle reazioni del nostro corpo.(battito cardiaco, senso di appartenenza blabla, le sappiamo.)Penso che amare una persona perchè è come la vogliamo noi sia un sentimento labile e fragile, credo invece che sia l'interezza di una persona che dobbiamo apprezzare, la sua complessità e il saper accettare le sue debolezze e saper comprendere le parti più oscure e fragili della sua mente. Nessuna persona è intonsa o pura, è una cosa che bisogna accettare, sia per quanto riguarda se stessi che gli altri individui.
Non credo neanche che se due persone si amino a vicenda debbano necessariamente stare insieme. E trovo che l'amore sia anche una questione di libertà reciproca e di scelte, più che una catena che lega senza possibilità di scampo.
E penso che sia, al di là di tutte le cose belle che può portare, qualcosa di terribilmente concreto, fatto di quotidianità, alle volte di noia, di parole troppo sincere, e che bisogni viverlo giorno per giorno, di incertezza del domani che si contrappone al coraggio di volerlo affrontare, e anche di delusioni. Specialmente delusioni.

Bisogna saper affrontare la delusione che avviene quando l'immagine dell'amato che abbiamo nella nostra testa si scontra con l'interezza reale della persona che ci sta di fronte.
A parole sembra semplicissimo ma secondo me non sono cose così immediate.
Insomma detta in parole povere:
Sono una persona indipendente che tende a sentirsi soffocata appena le si tocca la propria indipendenza.
Non ho bisogno di nessun principe azzurro/maschio alfa/uomo ideale/McDreamy che mi salvi dallla crudeltà del mondo.
Non ho il bisogno emotivo di un'altra persona che mi venga a salvare/mi faccia compagnia. Sono una persona che tende ad avvicinarsi agli altri per curiosità e per interesse, non per bisogno o solitudine.
Non rinuncio alla mia individualità e al mio pensiero. Esempio pratico :non do' ragione alle persone solo perchè stanno con me, non penso che siano dio sceso in terra o un dono del cielo e che quindi non sbaglino mai. E sono abbastanza intransigente su questo punto.
Sono allergica alla gelosia perchè parto sempre dal presupposto che stare con una persona sia davvero una roba complicata, e se uno ci sta significa che tutto quel complicarsi la vita vale in qualche modo la pena.
Sono una persona molto complicata. e non è una cosa alla "oh come sono complicata *wink*" tipo elogio o particolarità, anzi è uno dei miei difetti più spiccati.
E ho questo problema, questo problema molto grande del non tollerare di appartenere ad una persona.
Non riesco ad appartenere neanche a dei luoghi, figuriamoci alle persone.
E questo vale anche al contrario, le persone per me non sono degli oggetti, non le dichiaro mie per chissà quale legge dello stato di Amorelandia. Amo la libertà e il libero arbitrio, e per quanto io possa trovare difficile rapportarmi alle altre persone non ho paura dei legami in realtà, semplicemente trovo che il rispetto per le persone sia fondamentale, e credo che cercare di farle nostre sia qualcosa di terribilmente sbagliato.
E qui mi permetto di citare uno dei miei scrittori preferiti, David Foster Wallace :

La libertà del tipo più importante richiede attenzione e consapevolezza e disciplina, e di essere veramente capaci di interessarsi ad altre persone e a sacrificarsi per loro più e più volte ogni giorno in una miriade di modi insignificani e poco attraenti.
Che sia chiaro, non credo che mettere in atto tutto questo sia impossibile, credo che sia però molto difficile, non sono cose automatiche sono ragionamenti che hanno bisogno di un percorso e penso  che ci voglia una maturità tale che si acquista solo con il passare del tempo.( e che probabilmente al momento non ho e chissà se ce l'avrò davvero un giorno.)

Detto questo io ho già due gatti, intanto inizio a pensare il nome per gli altri 25 che è meglio.

About Me

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Xiao
Entro sempre in crisi quando devo scrivere questa parte,che sia un sito o un forum. Potrei piazzarci una bella citazione a caso e sarei a posto, ma oggi no! Oggi voglio dare il buon esempio! Mettiamola così : Parlando di numeri ho un cane un gatto e due ratti e un pappagalletto. Le mie passioni vanno a giorni alterni, nel senso che quando mi interesso a qualcosa diventa la mia ragione di vita per tot tempo dopodichè mi annoio terribilmente e la lascio lì. Certa gente sostiene che sia simbolo di intelligenza io,invece, sostengo di essere estremamente pigra.Mi piace ascoltare musica,non sono un'esperta perchè non ne ho le capacità, però mi piace parecchio la musica,sì.
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About A Blog

Dovevo scegliere un titolo per questo blog, ho tenuto parecchi blog negli anni e ho sempre usato come titolo il mio nickname e qualcosa tipo "blog" o "world" . La fiera dell'originalità, lo so.
Così volevo trovare un bel titolo, uno di quelli che ti fa dire "WOH!" e"vorrei che fosse venuto in mente a me un titolo del genere!",ma andava bene anche solo "WOH".
Solo che ne volevo uno che spiegasse anche un po' i contenuti-Poi mi sono ricordata che i contenuti non c'erano, o meglio: come classifichi un blog dove hai intenzione di scrivere un bel po' di cose, ma tutte irrimediabilmente diverse?
Nel senso, non volevo un titolo complicato,perchè in realtà se proprio mi si guarda bene ,ma molto bene,sono una persona decisamente semplice. Proprio semplice. Basta un pacchetto di patatine per farmi felice, per dire.Non voglio impormi uno stile o un argomento preciso.
Come dice Hisa "Si dai ,scrivi abbastanza bene ma ogni tanto fai voli pindarici sul nulla" in parole povere "ti fai troppe seghe mentali su cose che non lo richiedono", e io del suo parere mi fido perchè dice un sacco di cattiverie,ma spesso sono terribilmente vere.
Così la mia idea era quella di non elevarmi a scrittrice di blog bravissima che scrive tante cose bellissime, verissime profondissime in italiano correttissimo.
Diciamo che in sostanza voglio solo essere una persona che scrive un po' quello che le pare.Senza per forza dover fare a gara con gli altri o altre robe che a me non esaltano particolarmente.
Dunque mi sono posta una domanda "Ma cosa ci voglio scrivere su sto' blog?" la risposta la trovate nel titolo.