lunedì 21 marzo 2011

PostHeaderIcon L'incauto Isacco e l'astuto Tetano.

PREFAZIONE DOVEROSA.
Questa è la Storia di come è nato questo breve(ma intenso) racconto:

«Gaiaaaaaaaa»
«Cosa.»
«Tipo 5 ore fa mi sono tagliato spostando dei cosi di alluminio un po' sporchi. NON E' CHE HO IL TETANO ORA NO?»
«....»
« Cioè sarei già morto? Avrei tipo le convulsioni alle mani?»
« Ma non sei vaccinato scusa?»
« Boh, si?»
«Comunque tagliato quanto? Erano arrugginiti?»
« Ma tagliettini sulla mano, non è nemmeno uscito il sangue,è seccato subito»
«Ma allora fottiti.»
«Beh ma era metallo! e avevo le mani sporchissime di terra!»
«....»
« Se muoio di tetano è colpa tua!»
« Una tragedia proprio. »
« Tu ridi ma io ho paura. Tipo mi fa male il polso!»
«.... »
« Però forse sono vaccinato..questi graffi poi sono tipo quelli che ti può fare un gatto.»
«...boh, senti, tastati un po' l'ascella..»
« Perchè?»
« Perchè sei un babbo, ecco perchè! Non hai il tetano.»
« Sembrano.. Ma era metallo!»
« Non è che il tetano è dappertutto eh.»
« Ma potrebbe! »
« Certamente! Nella tua mente da ipocondriaco.»
« Se muoio è colpa tua!
« Ma finiscila.Se proprio c'hai le turbe vai dal tuo medico o al pronto soccorso!»
« Seeeh, mi prendono per il culo! »
« O potresti farti del male intenzionalmente, tipo ti rompi un braccio e poi vai e gli dici " Ah eh ci sarebbero anche questi graffietti, non è che ho il tetano?".»
« ...»
« Ma poi cosa ci facevi lì a spostare robe di alluminio taglienti? Mi serve saperlo.»
« ..? »
« Perchè scriverò una storia:  L'INCAUTO ISACCO E L'ASTUTO TETANO.»
« Fottiti.»


L' Incauto Isacco e l'Astuto Tetano.

L'Incauto Isacco era un signore non troppo perbene e dall'età irrilevante ai fini di questa storia.
Il fattaccio accadde un infausto giorno, una domenica per essere precisi e a voler essere proprio pignoli quel giorno era il 20 marzo 2011.
Essendo dì di festa (nonostante non ci fossero donzellette con il petto e il crine ornati da rose e viole) e non avendo molto da fare decise di recarsi in un campo vicino a casa sua a spostare pannelli di alluminio appoggiati sulla terra fangosa per la pioggia recente. Non aveva un motivo preciso, li vedeva da una settimana e stava iniziando ad innervosirsi, i pannelli di alluminio sporchi di terra non gli erano mai piaciuti. Così essendo questo un paese libero si incamminò di buona lena e in una mezz'ora fu al centro del campo agricolo faccia a faccia con quegli irritanti pezzi di latta.
Iniziò a spostarli, ma ahimè non fece molta cautela(essendo Incauto non era proprio il suo forte), e perse la presa su uno di essi .In quell'istante vide la pelle della sua mano  destra venir via a causa dell'attrito con quella che si rivelò poi essere un' arma letale.
Non uscì neanche una goccia di sangue, ma una parola gli attraversò la mente: TETANO.
Il mondo si bloccò, la terra si mise a ruotare al contrario e  Isacco tornò con la mente ad un giorno ,uno dei tanti, quando da bambino uscendo di casa allegro per andare a giocare sua madre lo ammoniva :
" Attento a non giocare vicino ai pannelli di metallo e ai chiodi, che se ti tagli ti viene il TETANO."
Il terrore e l'angoscia investirono il suo cuore come un fiume in piena. Non riusciva a non pensarci, era come quando, facendo le analisi del sangue, gli dicevano di stare calmo e non guardare, non guardare.
Ma a quelle parole gli veniva sempre un'irrefrenabile e masochistica voglia di osservare l'ago attentamente, mentre glielo infilzavano nella  pellaccia (non così dura come pensava) salvo poi puntualmente ritrovarsi sul punto di svenire.
TETANO.TETANO.TETANO.
Quella parola gli risuonava nella mente come una sentenza di morte, guardò i pannelli con odio e in un lampo tutto, ma proprio tutto, gli fu chiaro.
Era una trappola.Lo era stata fin dall'inizio e lui ci era cascato.
La sua salute era sempre stata di ferro, qualche raffreddore qua e là, ma mai niente di preoccupante.
Fino a quel momento. Fino al momento in cui il TETANO, così astuto, non l'aveva colto in fallo.
Dovette ammettere a se stesso che quel piano era stato particolarmente ben congeniato:
Quel dì di festa, i guanti da lavoro che aveva prestato a quel suo amico, quei pannelli così in bella vista, troppo. E poi pensò alla ferita.Ah! Anche quella un tocco d'arte criminale. Era così piccola e innocua..
Sicuramente se fosse andato dal medico o al pronto soccorso si sarebbe beccato una bella risata, proprio davanti alla faccia e le occhiate divertite dei presenti, ignari di far parte di un piano così astuto.
Ma sua madre, saggia donna, ogni volta che da bambino usciva di casa l'aveva sempre avvertito.
E si sà, la mamma ha sempre ragione.
Così si fiondò a casa, determinato a vincere quella battaglia appena iniziata.
La prima cosa che fece fu correre in bagno, un po' perchè non la faceva dalla mattina e un po' perchè si sa' le idee migliori vengono sempre quando si è al bagno, o perlomeno così aveva letto.
E così, in effetti, fu.
Il TETANO era stato astuto, ma non aveva fatto i conti con l'astuzia di Isacco, ancora più grande ed imprevedibile.
Capì che la sola speranza sarebbe stata quella di farsi prendere sul serio al pronto soccorso, così da ottenere l'antitetanica, unica via di salvezza.Ebbe  quindi un'idea, una di quelle geniali, che possono venire sono in momenti cruciali come quello.
Per ottenere un'antitetanica doveva fare solo una cosa: farsi del male.
Prima tentò di  procurarsi un trauma cranico, sbattento ripetutamente la testa sul muro, salvo poi rendersi conto che sarebbe stato inutile al fine di ottenere un'antitetanica . Così cercò di procurarsi una frattura esposta lanciandosi dalle scale, ma quello che ne ricavò fu solo una misera  frattura scomposta e qualche costola ammaccata. Non andava proprio bene. Insomma aveva bisogno di qualcosa di credibile.
Così con il braccio gonfio e livido uscì e  si aggirò per le strade del paese in cerca di qualcosa di adatto. Vagò per ore e ore, ma si fece forza, doveva sconfiggere quella minaccia imminente.Ed ecco che la speranza si manifestò sottoforma di enorme chiodo arruginito.
Rassicurato a quella vista lo prese e se lo conficcò nel braccio, preoccupandosi di fare le cose per bene lo spinse a fondo, "non si sa mai" si disse.
Corse allora al pronto soccorso, dove lo presero molto sul serio. E mentre da una parte un ortopedico cercava di riallineare le ossa e un inferiemiere si occupava di somministrargli l'antitetanica Isacco fiero di se' pensò che il suo nemico non era riuscito nell'intento, grazie alla sua intelligenza era riuscito a scamparla.
E così tutti si sarebbero ricordati di lui come l'uomo che aveva sconfitto il tetano.

Fine.

Commenti del diretto interessato : << Terribile.>>

1 commenti:

Anonimo ha detto...

And not a single fuck was given that day.

About Me

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Xiao
Entro sempre in crisi quando devo scrivere questa parte,che sia un sito o un forum. Potrei piazzarci una bella citazione a caso e sarei a posto, ma oggi no! Oggi voglio dare il buon esempio! Mettiamola così : Parlando di numeri ho un cane un gatto e due ratti e un pappagalletto. Le mie passioni vanno a giorni alterni, nel senso che quando mi interesso a qualcosa diventa la mia ragione di vita per tot tempo dopodichè mi annoio terribilmente e la lascio lì. Certa gente sostiene che sia simbolo di intelligenza io,invece, sostengo di essere estremamente pigra.Mi piace ascoltare musica,non sono un'esperta perchè non ne ho le capacità, però mi piace parecchio la musica,sì.
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About A Blog

Dovevo scegliere un titolo per questo blog, ho tenuto parecchi blog negli anni e ho sempre usato come titolo il mio nickname e qualcosa tipo "blog" o "world" . La fiera dell'originalità, lo so.
Così volevo trovare un bel titolo, uno di quelli che ti fa dire "WOH!" e"vorrei che fosse venuto in mente a me un titolo del genere!",ma andava bene anche solo "WOH".
Solo che ne volevo uno che spiegasse anche un po' i contenuti-Poi mi sono ricordata che i contenuti non c'erano, o meglio: come classifichi un blog dove hai intenzione di scrivere un bel po' di cose, ma tutte irrimediabilmente diverse?
Nel senso, non volevo un titolo complicato,perchè in realtà se proprio mi si guarda bene ,ma molto bene,sono una persona decisamente semplice. Proprio semplice. Basta un pacchetto di patatine per farmi felice, per dire.Non voglio impormi uno stile o un argomento preciso.
Come dice Hisa "Si dai ,scrivi abbastanza bene ma ogni tanto fai voli pindarici sul nulla" in parole povere "ti fai troppe seghe mentali su cose che non lo richiedono", e io del suo parere mi fido perchè dice un sacco di cattiverie,ma spesso sono terribilmente vere.
Così la mia idea era quella di non elevarmi a scrittrice di blog bravissima che scrive tante cose bellissime, verissime profondissime in italiano correttissimo.
Diciamo che in sostanza voglio solo essere una persona che scrive un po' quello che le pare.Senza per forza dover fare a gara con gli altri o altre robe che a me non esaltano particolarmente.
Dunque mi sono posta una domanda "Ma cosa ci voglio scrivere su sto' blog?" la risposta la trovate nel titolo.