lunedì 28 febbraio 2011

PostHeaderIcon Ode All'Aulin.

Oh tu, mio polveroso amico,
Da me sempre gradito.

Da qualche anno disponibile anche in pillola,
Dal sapore di arancia amarognola.

Ti chiaman Nimesulide
e ti piacciono le olive.

O almeno così mi hanno detto,
le voci che sento sopra al mio tetto.

Tu, con velocità magistrale,
Ogni male mi fai passare.

Anche quello di capa,
Che spesso mi attanaglia la giornata.

Tanti son convinti che fai più danni ,
E che  privi  la vita degli anni.

Ma tu a me vai bene.
perchè aiuti a scacciare le mie pene,
Aulin ti vi bi.
domenica 27 febbraio 2011

PostHeaderIcon L'Egregio Signor Lancetta e la dolce e graziosa Fanciulla.

C'era una volta un Distinto signore che teneva molto alla puntualità.
Lui d'altronde, puntuale, lo era sempre stato,fin dalla nascita. Nacque infatti esattamente nel giorno e nell'ora decretati dal Dottore, che si complimentò subito con la madre.
In tutta la sua vita  non ci fu giorno in cui si presentò non dico con un minuto, ma nemmeno con un secondo di ritardo. Qualunque fosse l'evento, state pur certi che l'avreste trovato lì all'ora stabilita in perfetto, ma che dico, perfettissimo, orario.
Per questo era chiamato da tutti il Signor Lancetta, era così abituato ad essere nominato a quel modo che aveva dimenticato persino il suo vero nome.D'altronde a lui non importava, per lui contava solo la puntualità, insieme a poche altre cose che si confacevano ad un uomo perbene.
Certo, non si era accorto della malignità con cui il suo nome veniva pronunciato, perchè si sa' i pregi difficilmente vengono genuinamente graditi dagli altri.
D'altro canto L'egregio Signor Lancetta si era ormai abituato a quel mondo così sfacciatamente in ritardo che, pur sentendosi costantemente come un pesce fuori dalla sua allegra boccia, si rassegnava sperando di trovare un giorno una persona capace di apprezzare questa sua qualità così spiccata.
Un giorno capitò però una cosa, una cosa di quelle che sembrano piccole ma che in realtà sono enormi, una di quelle casualità che, certo, sono minuscole, ma fondamentali.
Quel giorno infatti l'egregio Signor Lancetta conobbe una distinta signorina.
Certo in questo caso sarebbe più opportuno utilizzare la frase nella suddetta formula:
"L'egregio Signor Lancetta venne letteralmente travolto da una distinta signorina".
Quest'ultima infatti presa dalla fretta,correndo a perdifiato non si accorse del povero Lancetta che aspettava proprio in quella piazza, lì impalato come un allocco, un suo conoscente che, ovviamente, era in ritardo.
Rovinarono entrambi sul selciato con un tonfo sordo, in un modo decisamente sgraziato lui finì a sedere all'aria nel giro di un nanosecondo e appena resosi conto dell'avvenimento si sollevò da terra cercando di mantenere quel poco del contegno che poteva rimanere a qualcuno che cade a quel modo, davanti a tutti, in piazza per giunta.
Infuriato stava già cercando nella sua mente degli improperi raffinati da spedire in direzione della povera malcapitata, quando qualcosa gli tolse letteralmente il fiato.
Davanti a lui infatti si trovava,ne era certo, una delle Signorine più belle e delicate che avesse mai visto. Anche seduta a terra mentre sorrideva imbarazzata con i capelli spettinati e del color del cioccolato , era di una bellezza sconvolgente, almeno per il Signor Lancetta.
E quegli occhi,oh! erano due smeraldi. Brillanti e profondi.
Si dimenticò' subito della figura sicuramente non adatta ad una persona perbene e si prestò a dar soccorso a quella signorina così delicata,che si era ferita il ginocchio durante la rovinosa caduta.
Lei un po' imbarazzata cercò di impedire in maniera molto pacata l'azione di soccorso di Lancetta,ritenendo la ferita un'inezia, d'altronde non sanguinava poi così tanto, sarebbe potuta tornare a casa con le sue gambe per medicarsi tranquillamente.
Nel mentre dell' accesa ma pacata discussione arrivò il conoscente dell'uomo che con uno sguardo incuriosito si fece raccontare la vicenda da un agitato Lancetta che continuava ad insistere:
"Quella ferita va medicata, subito!". Ripeteva.
Così si congedò dal suo appuntamento in tutta fretta per accompagnare quell'adorata signorina a ricevere cure immediate.
Parlando durante la stradina che conduceva allo studio che apparteneva al Medico del paese,lunga abbastanza da permettere a due persone di scambiare quattro chiacchiere di immediata conoscenza, l'egregio Signor Lancetta appurò che quella graziosa fanciulla aveva un nome altrettanto delizioso e che lavorava in un negozio di fiori, non molto lontano da casa sua.
Finalmente giunti a destinazione rimase ad aspettare nella piccola sala dedicata all'attesa che quella dolce signorina venisse opportunamente medicata e si ritrovò a pensare al fatto di non aver mai notato una tale delicatezza e raffinatezza in nessuna delle altre donne che aveva incontrato nella durata della sua non troppo corta, ma neanche esageratamente lunga, vita.
Da quel giorno i loro incontri si fecero più fitti e interessanti, si scoprirono entrambi simili nella loro diversità.Le giornate passavano in fretta tra un fiume di parole e considerazioni sulla vita.
Certo Lancetta era affascinato da quella graziosa fanciulla, ma c'era un dettaglio, per molti insignificante, per il quale passava intere notti in bianco ad interrogarsi sul da farsi.
La poveretta sarebbe stata perfetta, se non ci fosse stato quel piccolissimo particolare che ogni giorno minava la loro ormai profonda relazione.
Era una ritardataria cronica.
La prima volta aveva imputato i ritardi della sua Amata all'agitazione che precedeva il loro incontro, ma poi con il passare del tempo la cosa si era fatta ben chiara.
Ogni tanto era qualche minuto, a volte intere ore.
Che disdetta!Eppure era così vicino al coronamento del suo sogno d'amore,ma era diventata una situazione ingestibile.
Un giorno però ebbe un'idea che avrebbe risolto una volta per tutte il gravissimo problema.
Andò dal miglior orologiaio della zona e fece fabbricare un orologio apposta per lei.
Era bellissimo e delicato.Perfetto.
Quando lo vide infatti la fanciulla ne fù entusiata e rise alla bizzarra idea del suo amato,ma  lo ringraziò promettendogli che ne avrebbe fatto buon uso.
Così non fù. Purtroppo per ancora molto tempo continuò con quel suo fatale difetto.Lancetta,negli anni, le provò tutte. Sveglie, meridiane  e pagò persino un ragazzetto che bussasse alla sua porta ogni mezz'ora, comunicandole che ore fossero.
Un giorno Lancetta stava camminando, per recarsi ad un consueto appuntamento con la sua Amata. Arrivato sul posto venne colto alla sprovvista da una donna che gli corse incontro raggiante e lo abbracciò con foga.
Lui, uomo fedele, se la scollò di dosso con forza sorpreso.
"Come si permette! " disse infuriato " Le pare il modo di comportarsi! Sono un uomo già impegnato, io!" Aggiunse sbuffando.
La donna lo guardò allibita, cercò di balbettare qualcosa ma subito Lancetta la interruppe.
"Ora se permette sto aspettando la mia Amata, quindi la prego di proseguire per la sua strada e non disturbarmi più!".
La donna ancora più stupita lo guardò ed esclamò con le lacrime agli occhi:
"Ma sono io la tua amata! Caro, non mi riconosci più?".
A quelle parole Lancetta divenne rosso come un peperone dalla rabbia e aggredì la poveretta: " Cosa? Come si permette! Cos'è, uno scherzo?! Come prima cosa mi duole dirle che lei non ha niente, e ripeto, niente a che fare con la mia Adorata!Di che colore sono quei capelli che ha? Sterco? e i suoi occhi? Ma si guardi! Non ne valgono neanche uno della mia dolce fanciulla! Lei ha due occhi...dovreste vederli! Due smeraldi..."
Ormai sconvolta la donna non riusciva più a proferir parola.Lancetta infine aggiunse: "...Ma soprattutto, la mia amata non arriva mai puntuale a nessuno dei nostri appuntamenti!In tutti questi anni, neanche uno, glielo garantisco! Quindi la prego di lasciarmi in pace!"
Ormai in un mare di lacrime la fanciulla lo guardò con rabbia e angoscia negli occhi, si girò per andarsene ma poi si fermò e scagliò addosso a Lancetta un oggetto e corse via, mortificata.
" Che maniere!" pensò Lancetta, poi incuriositò raccolse il misterioso oggetto e rabbrividì.
Era l'orologio,unico nel suo genere, che regalò alla sua amata molto tempo prima.
All'improvviso capì.
Ma ormai, era troppo tardi.

PostHeaderIcon Be There

Ogni tanto mi chiedo in cosa consista davvero vivere, voglio dire oltre al fatto di respirare mangiare andare al bagno e tutte le altre cose che si fanno normalmente.
La vita è fatta di scelte. Pum. Ve la butto lì.
Ecco, mi chiedo chi sia stato a dirlo per primo, ma non primo che l’abbia, chessò, scritto da qualche parte, proprio la prima persona che l’abbia pensato. Io, in ogni caso, rilancio con:
La vita è una scelta.Pum.
No fermi, aspettate! Sono d’accordo con voi su quel fatto. Quello che mica l’avete scelto voi, di nascere!
Voglio dire chi è il pazzo che sceglierebbe una cosa del genere? Suvvia. Oh no no, non iniziate a parlarmi dei prati verdi, delle emozioni e del rumore della pioggia! Siate onesti e non parlate di certe cose se non ci credete nemmeno voi, nel profondo.
Specialmente quando vi succede qualcosa di brutto,dei prati verdi, credete a me, ve ne importa decisamente poco.
Quindi sì, nascere non si può scegliere, vivere suppongo che sia una scelta, libera. E attenzione, vivere inteso soprattutto dal punto di vista psichico e tutte quelle robe la’ di cui si parla un sacco che “A respirare siamo bravi tutti! ” ha detto qualcuno, che sia lo stesso de “la vita è fatta di scelte” non lo so, forse, che grand’uomo!
In ogni caso quando si parla di scelte ci sono sempre due aspetti caratteristici, causa della maggior parte delle serate insonni.
Perchè sì, qualcuno ci ha inculcato che ci sono le scelte giuste e le scelte sbagliate.
Io sono di altro avviso. Me ne vorranno tutte le mamme di questo mondo ma è mio modestissimo parere che non esistano davvero le scelte giuste e  le scelte sbagliate.
Probabilmente le scelte rimangono solo scelte,e ciò che di cui dobbiamo davvero preoccuparci sono le conseguenze che si lasciano dietro,che bisogna essere disposti ad accettare.
Pensandoci forse esistono le scelte sbagliate, sono quelle che dovremmo prendere noi ma chissà per quale motivo facciamo prendere ad altri.
Più abbiamo paura di scegliere più evitiamo di vivere, a mio parere.
Ci sono persone che fanno tante cose per non dover scegliere mai e vivono decisamente di meno di persone che ne fanno poche, ma con cognizione di causa.
Scegliamo di vivere quando le nostre parole rispecchiano quello che siamo e quello che facciamo.Oh e no, non è sempre così facile sapete?
Quando usciamo di casa davvero senza alcun motivo,solo per il gusto di farlo,ascoltiamo realmente il suono della pioggia o cosa ancora più difficile osserviamo con piacere un bel prato verde e stiamo lì a goderci l’arietta.
Non quando diciamo tutte queste cose, magari per far colpo magari per sentirci un po’ più saggi e poi alla fine niente,nada.
Roba scontata lo so ma mettiamola che scegliamo di vivere quando viviamo per noi stessi e non per fare un piacere agli altri-Pum. E no, non c’entra che poi la gente si dispiace se non vivete.No no, se non vivete deve dispiacere a voi per primi.
E per ultima cosa, così la finisco e potete smettere di leggere:
Essere onesti con le altre persone probabilmente è utopia, ma essere onesti con se stessi insomma, ci si può sforzare un attimino, non fa male a nessuno se non forse un poco a noi stessi ma è un male che fortifica quindi buttatevi che la paura poi, passa.
Pum! 
sabato 26 febbraio 2011

PostHeaderIcon I 3 Tipi di Persone

Ci sono 3 tipi i persone a questo mondo: quelli che non ascoltano musica classica, quelli che dicono di ascoltarla e quelli che l’ascoltano sul serio.

giovedì 24 febbraio 2011

PostHeaderIcon Chiarimenti

Volevo solo chiarire che è questo è solo un post di prova per vedere come vengono etc etc,si sai quelli che si fanno all'inizio di ogni blog per vedere se funziona e va tutto bene etc etc, si! Bravo! proprio quelli e ora ti farò perdere ancora più tempo,dato che stai ancora leggendo un post di prova e copierò qui delle barzellette tristissime che non fanno ridere ma non metto virgolette o altro così sembra sia un enorme post con un sacco di cose scritte!
Che cosa cerca signore? -Il mio cappello! -E' di feltro, marrone e con il bordino più chiaro? -Esattamante! -Allora guardi che ce l'ha in testa! -Oh! Mille grazie, che distratto sono! Se non fosse stato per lei sarei andato a casa senza...Una diarrea dice a una cacca: "Posso far parte del vostro club" e la cacca risponde: "No, noi accettiamo solo tipi duri".Perché il pomodoro passa le notti in bianco? ? Perché l'insalata russa
In lontananza si sente il rumore di una cascata: aiuto sono cascata!Un uomo gira l'angolo poi lo raddirizza
Ci sono 2 caramelle che giocano in mezzo a un campo e una dice all' altro: "dai scartami".Qual'è il nome in codice del cane poliziotto? zero zero setter.Una duna nel deserto dice ad un'altra duna: "Speriamo che passi qualcheDUNO!"Cosa ci fa un chicco di caffè sotto la doccia? si lavazza!oggi il salumiere e' triste perche? perche' e' morta-della.Lo sapete che è morto er coperta, l'hanno trovato steso sul letto.è morto er caccola. C'è stata na soffiata!!!!
Cosa faceva uno sputo sulle scale? Saliva...Un elefante come trova una elefantessa distesa nell'erba alta? Molto attraente.Cosa hanno in comune una pulce ed una gallina? - Che entrambe fanno i pulcini.Dove si svolge la maggior parte dei congressi di dentisti? - A Trapani.Come fai a sapere che due elefanti sono nel frigo? - Lo sportello non si chiude.Ragazza stufa scappa di casa i genitori muoiono di freddoEro innamorato cotto. Lei rimase cruda.Il mare e' calmo, liscio come un olio. "Pensa come sono contente le sardine!"
Un'albicocca va a pescare sul molo. Arrivano due nespole e chiedono: "Pesca?". "No! Albicocca!"




A posto!





About Me

Le mie foto
Xiao
Entro sempre in crisi quando devo scrivere questa parte,che sia un sito o un forum. Potrei piazzarci una bella citazione a caso e sarei a posto, ma oggi no! Oggi voglio dare il buon esempio! Mettiamola così : Parlando di numeri ho un cane un gatto e due ratti e un pappagalletto. Le mie passioni vanno a giorni alterni, nel senso che quando mi interesso a qualcosa diventa la mia ragione di vita per tot tempo dopodichè mi annoio terribilmente e la lascio lì. Certa gente sostiene che sia simbolo di intelligenza io,invece, sostengo di essere estremamente pigra.Mi piace ascoltare musica,non sono un'esperta perchè non ne ho le capacità, però mi piace parecchio la musica,sì.
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About A Blog

Dovevo scegliere un titolo per questo blog, ho tenuto parecchi blog negli anni e ho sempre usato come titolo il mio nickname e qualcosa tipo "blog" o "world" . La fiera dell'originalità, lo so.
Così volevo trovare un bel titolo, uno di quelli che ti fa dire "WOH!" e"vorrei che fosse venuto in mente a me un titolo del genere!",ma andava bene anche solo "WOH".
Solo che ne volevo uno che spiegasse anche un po' i contenuti-Poi mi sono ricordata che i contenuti non c'erano, o meglio: come classifichi un blog dove hai intenzione di scrivere un bel po' di cose, ma tutte irrimediabilmente diverse?
Nel senso, non volevo un titolo complicato,perchè in realtà se proprio mi si guarda bene ,ma molto bene,sono una persona decisamente semplice. Proprio semplice. Basta un pacchetto di patatine per farmi felice, per dire.Non voglio impormi uno stile o un argomento preciso.
Come dice Hisa "Si dai ,scrivi abbastanza bene ma ogni tanto fai voli pindarici sul nulla" in parole povere "ti fai troppe seghe mentali su cose che non lo richiedono", e io del suo parere mi fido perchè dice un sacco di cattiverie,ma spesso sono terribilmente vere.
Così la mia idea era quella di non elevarmi a scrittrice di blog bravissima che scrive tante cose bellissime, verissime profondissime in italiano correttissimo.
Diciamo che in sostanza voglio solo essere una persona che scrive un po' quello che le pare.Senza per forza dover fare a gara con gli altri o altre robe che a me non esaltano particolarmente.
Dunque mi sono posta una domanda "Ma cosa ci voglio scrivere su sto' blog?" la risposta la trovate nel titolo.